Una donna è finita sotto processo con l'accusa di aver ucciso il patrigno. Secondo quanto raccolto durante le indagini, Jade Janks, una interior designer californiana di 39 anni, avrebbe commesso l'omicidio dopo aver scoperto che l'uomo teneva alcuni suoi scatti hot sul proprio computer.
Thomas Merriman, imprenditore proprietario di una fattoria di farfalle di 64 anni, è morto a San Diego alla vigilia di Capodanno 2020. Gli inquirenti hanno ricostruito il movente dopo aver analizzato il computer dell'uomo. Aveva diverse foto di Jade Janks, una usata anche come sfondo del desktop.
Le prove contro la figliastra sembrano schiaccianti, anche se la donna e il suo legale continuano a sostenere che la morte dell'uomo sia dovuta a un mix letale di sonniferi. A complicare la sua posizione però, ci sarebbero alcune intercettazioni presentate dall'accusa, nella quale la donna ha rivelato le sue intenzioni ad un amico. «Gli ho appena dato una dose mortale», ha scritto in un messaggio su WhatsApp. «Si sta svegliando, non voglio essere davvero io a fare questo», ha scritto ancora. «Si sta svegliando, lo sto per colpire in testa», un altro messaggio inviato.
Alla fine la donna si sarebbe fatta aiutare da un amico, secondo quanto affermato dai pubblici ministeri. Il giorno dopo, quella stessa persona ha chiamato la polizia. L'uomo è stato trovato senza vita sotto una pila di scatole, coperte e altra spazzatura. Per il legale della donna, nessuno potrà provare che Thomas Merriman è morto per strangolamento e che è rimasto vittima del suo stesso mix di medicine e droghe. Dopo il suo arresto, è potuta uscire di prigione grazie al pagamento della cauzione che era stata fissata a 1 milione di dollari. Il suo processo è ancora in corso.
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