Il progetto denominato Great Trust, secondo le indiscrezioni, sarebbe in fase di sviluppo dall'amministrazione Trump per trasformare la Striscia di Gaza. Ufficialmente chiamato 'Gaza Reconstitution, Economic Acceleration and Transformation Trust', il piano prevede la conversione dell'area in una lussuosa riviera con resort, grattacieli e centri commerciali, a seguito di uno spostamento forzato dei palestinesi.
Nel febbraio scorso, l'ex presidente degli Stati Uniti ha condiviso un video su piattaforme social che mostrava una Gaza futuristica, con infrastrutture moderne e quartieri brillanti, rimpiazzando le rovine causate dai bombardamenti. Questa presentazione è stata percepita da molti come una provocazione e interpretata come un tentativo di pulizia etnica, scatenando reazioni molto critiche.
Recentemente, il Washington Post ha esposto dettagli da un documento di 38 pagine che propone di mettere Gaza sotto controllo fiduciario statunitense per dieci anni, puntando a trasformarla in un hub tecnologico e turistico. Il piano prevede anche la costruzione di data center e quartieri modello smart city, sfruttando l'intelligenza artificiale.
Il punto più controverso del piano riguarda il destino dei palestinesi, che verrebbero quasi completamente rimossi dallo scenario futuro. Ogni residente riceverebbe 5mila dollari e un pacchetto di sussidi per lasciare la propria casa e trasferirsi all'estero. Le opzioni includerebbero partenze 'volontarie' o il ricollocamento temporaneo in aree ristrette.
Chi possiede immobili otterrebbe un token digitale, convertibile in credito per acquistare appartamenti nelle nuove città di Gaza o in strumenti finanziari. Il progetto prevede la creazione di sei-otto centri urbani intelligenti, con un investimento iniziale di 100mila dollari, non in donazioni ma come capitale pubblico-privato.
Il piano è stato discusso in una riunione recente con figure di spicco come Marco Rubio e Jared Kushner, suggerendo che il progetto sia già in uno stato avanzato. Allo stesso tempo, il New York Times ha riportato che l'amministrazione Trump ha sospeso quasi tutti i visti turistici ai palestinesi, limitando ulteriormente la loro mobilità internazionale.
Queste azioni combinano una visione di ricostruzione che potrebbe effettivamente eliminare la presenza palestinese da Gaza, integrando strategie economiche e diplomatiche in un piano più ampio e controverso.
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