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I medici le dicono che ha sindrome da stress, poi la scoperta choc

Mollie Mulheron, 24 anni, era tornata da poco da un viaggio nelle Isole Galapagos durante il quale aveva iniziato a manifestare diversi sintomi tra i quali mancanza di energia, disturbi allo stomaco, nausea e mal di testa. Ma i medici le avevano assicurato che era semplicemente «troppo stressata». Nonostante la ragazza avesse avuto serie difficoltà respiratorie, al punto da rischiare di annegare durante lo snorkeling, i dottori hanno insistito: la presunta malattia di Mollie era solo «immaginaria».

Tornata nel Regno Unito, la 27enne è crollata in un supermercato ed è stata ricoverata d'urgenza in ospedale, dove le è stato diagnosticato un tumore di 15 cm che le attraversava il cuore e i polmoni. Si tratta di un linfoma non-Hodgkin al quarto stadio. «È stata la peggiore notizia della mia vita, non riesco nemmeno a spiegare come mi sento in questo momento. Ho solo pianto, urlato e urlato – è stata una scoperta sconvolgente. Io sapevo che qualcosa non andava, ma mai avrei pensato ad una situazione del genere. Sto aspettando di sapere quanto è diffuso. Certo, non significa che morirò domani, ma so che il trattamento deve iniziare ora. Mi hanno fatto un'iniezione per cercare di preservare la mia fertilità. Mi ha portato in menopausa precoce, è la parte peggiore per me perché ho sempre voluto essere una mamma».

Mollie, originaria di Skipton, un piccolo paese della contea del North Yorkshire, si era recata alle Isole Galapagos per cambiare vita. Mentre era lì, ha lavorato come insegnante di inglese e si è divertita ad esplorare le isole tropicali. Ma la sua salute è peggiorata improvvisamente: ha iniziato ad avere difficoltà a respirare e deglutire. I segni tipici del linfoma non-Hodgkin possono includere ingrossamento dei linfonodi del collo, delle ascelle o dell'inguine, dolore o gonfiore addominale, dolore toracico, tosse o difficoltà respiratorie, affaticamento persistente, febbre, sudorazione notturna e perdita di peso inspiegabile.

A quel punto ha prenotato un volo di ritorno per il 4 febbraio, ma entro 48 ore dall'atterraggio nel Regno Unito, è crollata e ha iniziato a vomitare in un supermercato. È stata subito chiamata un'ambulanza e Mollie è stata portata d'urgenza in ospedale dove è stata sottoposta a esami del sangue, radiografie e scansioni TC. Ed è arrivata la terribile notizia. I medici hanno prescritto steroidi per provare ad arrestare la crescita del tumore. A causa dello stadio avanzato, Mollie ha iniziato subito la chemioterapia. «Sono stata in forma e in salute per tutta la vita, sono sempre stata bene. Non so cosa abbia causato questa cosa, sono sana e giovane, tre settimane fa ero alle Galapagos a vivere la mia vita migliore».