Curiosità

I guanti e le mascherine scartati inquinano gli oceani

  • Il momento così grave e complicato che stiamo vivendo, con la pandemia di coronavirus, dovrebbe insegnarci importanti lezioni sulla responsabilità sociale, il rispetto e la cura dell'ambiente, ma purtroppo la situazione sembra avere l'effetto opposto per molte persone.

    Con l'aumento dell'uso di mascherine e guanti monouso per prevenire il coronavirus, anche l'inquinamento negli oceani sta aumentando a causa dell'errato smaltimento dei materiali, secondo un articolo pubblicato su The Independent.

    Scorri verso il basso:

    Fortunatamente, in molti luoghi, l'uso di queste mascherine è già stato vietato in luoghi pubblici, sono ammesse solo quelle realizzate in tessuto, ma il danno ambientale dell'irresponsabilità umana in questa pandemia è già visibile.

    Secondo il  National Ocean Service (National Oceanic and Atmospher Administration) del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, la plastica provoca danni agli ecosistemi marini. Mentre gira nell'acqua, gran parte di esso si scompone in piccoli pezzi, chiamati microplastiche, e può essere mangiato dai pesci, che lo scambiano per cibo. La plastica finisce per entrare nella catena alimentare e ci raggiunge soprattutto quando mangiano i frutti di mare.

    Non sorprende che la plastica sia uno dei maggiori rappresentanti dell'inquinamento in tutto il mondo, ma le mascherine usa e getta sono diventate una vera preoccupazione dal febbraio di quest'anno, quando OceansAsia, un gruppo ambientalista, ha pubblicato una foto di dozzine di maschere chirurgiche sulle spiagge Hong Kong.

    In un'intervista a The Independent, Gary Stokes, co-fondatore del gruppo, ha affermato che le mascherine sono un'aggiunta ai detriti presenti negli oceani, il che porterà sicuramente alla mo*te di più animali.

    È necessario essere più consapevoli dell'uso, sono strumenti di protezione e devono soddisfare il loro scopo, dall'inizio alla fine, essere scartati nel modo corretto e non raggiungere i mari, in modo che diventino un danno alla vita animale.

    Gli animali marini non vengono infettati dal coronavirus, per quanto ne sappiamo, ma certamente perdono la vita a causa dell'inquinamento, ed è nostro dovere essere responsabili anche della loro vita.

    Lo smaltimento corretto dei rifiuti, in primo luogo, è una questione obbligatoria; siamo abbastanza civili da imparare che abbiamo la responsabilità di prenderci cura dei rifiuti che generiamo e, in secondo luogo, empatia e rispetto.

    Non viviamo soli su questo pianeta, migliaia di esseri viventi subiscono le conseguenze della nostra negligenza. È tempo per noi di imparare ad agire come previsto da noi, durante e dopo la pandemia.

    Non creare mascherine o altre fonti di inquinamento del prodotto. Sii responsabile e umano, poiché la sopravvivenza del nostro pianeta dipende dai nostri atteggiamenti.

    Condividi la riflessione con i tuoi amici sui social network.

    Tags
    oceanoscartirifiutianimalimascherineguantivita
    COMMENTA