Curiosità

Gli zombie esistono! Ma non come pensiamo noi

Per quanto possa sembra strano, esiste un fondamento scientifico per alcuni aspetti associati alla figura dello zombie. Nel mondo reale, per parlare di zombie, non è necessario che si tratti di un morto, ma è sufficiente che la persona sia infetta da un virus o da un batterio che alteri il suo comportamento spingendolo ad attaccare altri esseri umani (e, in casi più estremi, a divorarli).

Ad esempio, la rabbia, un'infezione causata dal morso di un soggetto infetto(spesso un animale), o trasmessa attraverso una ferita aperta.

Il virus si diffonde attraverso il sistema nervoso centrale e condiziona notevolmente i comportamenti dell'individuo infetto. In casi più gravi può causare forte aggressività e desiderio di sangue. 

Un'altra malattia associata a questo disturbo è Il morbo di Creutzfeldt-Jakob (CJD). Una malattia neurodegenerativa che colpisce direttamente il cervello, causando danni alle aree responsabili del controllo del comportamento e provocando aggressività. Un'altra ipotesi è che l'infezione possa colpire il nervo olfattivo, il quale connette il naso al cervello.

Questo nervo non solo regola la percezione degli odori, ma è anche connesso a diverse aree cerebrali, tra cui l'ipotalamo, l'amigdala e la corteccia frontale.

Il virus infettando il nervo olfattivo, potrebbe provocare cambiamenti comportamentali simili a quelli associati agli zombie, spingendo le persone infette a manifestare estrema aggressività e un forte desiderio di carne umana.

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