Curiosità

Gli elefanti stanno nascendo senza zanne: la natura si difende così dai cacciatori di avorio.

L’evoluzione porta tutti gli animali ad adattarsi alle condizioni ambientali in cui vivono: in molti casi alcune specie si sono evolute per riuscire a sopravvivere ai cambiamenti climatici ma anche ai predatori.

Una cosa molto simile sta accadendo anche agli elefanti africani, da sempre cacciati dai bracconieri per via dell’avorio delle loro zanne. Sin dai tempi antichi questo materiale viene infatti ritenuto prezioso per diversi motivi, molti dei quali gli attribuiscono dei poteri afrodisiaci e curativi, sebbene non esista alcuna evidenza scientifica di tutto ciò.

Nel 2017 in Cina è stato approvato un bando per vietare la caccia e l’importazione dell’avorio ma a ben poco è servito: nella Repubblica Popolare Cinese, infatti, le zanne di elefante sono ancora ricercatissime e pagate cifre molto alte. In questo paese, in particolare, sono in molti a ritenere l’avorio utile per combattere le malattie, ma anche per aumentare la forza, la virilità e la fertilità.

Proprio nel momento in cui sembra non ci sia una soluzione per salvaguardare questi elefanti, ecco che entra in gioco la natura: secondo un recente articolo pubblicato suNational Geographic, infatti, negli ultimi anni la selezione naturale sembra stia favorendo gli elefanti nati senza zanne. In Mozambico un team di scienziati sta studiando proprio questo fenomeno, analizzando i tratti genetici degli esemplari nati senza zanne per individuare la causa di questo mutamento.

Secondo gli studiosi, il bracconaggio ha avuto un’influenza sull’evoluzione di questa specie: gli elefanti nati senza zanne, infatti, si salvano dai massacri, in quanto i bracconieri uccidono solo quelli che le possiedono. Affinché la specie si preservi, dunque, è necessario non avere le zanne per sopravvivere: non a caso, a questo fenomeno si accompagna anche l’aumento degli esemplari femmine, la cui percentuale in pochi anni è passata dal 2 al 4% solo in Mozambico; il fenomeno, però, è molto più esteso e interessa anche altre zone dell’Africa.

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