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Gianluca Grignani, il ritorno a Sanremo e l'ironia choc: «È impazzito». Ma è solo una rockstar

  • Gianluca Grignani è tornato ieri sera sul palco di Sanremo, per il duetto con Irama che ha scelto lui (e una sua canzone, La mia storia tra le dita) per la serata cover. La sua esibizione era molto attesa, soprattutto per le gaffe recenti - si fa per dire, dato che si parla di qualche anno fa - che avevano visto Grignani sul palco in condizioni non perfette, come in occasione del Capodanno 2016.

    Grignani, com'è andata l'esibizione I telespettatori, al momento dello start, un po' hanno tremato nel vedere che Irama stava iniziando a cantare il brano da solo, con un microfono davanti e un altro al suo fianco. «Dov'è finito Grignani?», era spontaneo chiedersi. Pochi secondi dopo, un sospiro di sollievo: in giacca, vistosi bracciali, trucco sul viso e un cappello tutt'altro che banale, ecco un Gianluca in grande forma.

    Grignani, evidentemente carico e motivato dal suo ritorno sul palco dell'Ariston, in pochi minuti ha cercato di aizzare il pubblico come fosse a un suo concerto. Missione riuscita, perché gli spettatori hanno apprezzato lo show e anche la "zingarata" in platea. Alla fine, un emozionato Amadeus gli ha regalato un mazzo di fiori: «Spero che tu possa ricevere presto questi fiori ancora una volta, ma da concorrente. Ti vogliamo bene». «Volentieri, quando rivorrete il rock and roll», la risposta scherzosa di Grignani, applauditissimo all'uscita.

    Grignani, come detto, era carico per lo show. Ma sui social in tanti, in modo anche poco carino, hanno scambiato la sua adrenalina per qualcosa di diverso. E il dibattito si è acceso: migliaia i tweet di commento, tra chi lo prendeva in giro per la presunta ubriachezza o alterazione, a chi ne difendeva la dignità di artista, indignandosi per la facile ironia. Un'ironia probabilmente esagerata, perché al netto dei presunti problemi di Grignani (a patto che ne abbia), lo show di ieri è stato tutt'altro che una figuraccia. «Tanto di me, non ti devi preoccupare: me la saprò cavare», cantava Gianluca nel pezzo scelto da Irama, e che lo portò fino al palco dell'Ariston e al successo, nel lontano 1995. La speranza è che vada proprio così.

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