Cronaca

Giallo sul Tevere: trovato morto un ventinovenne.

Era svanito nel nulla dalla fine di marzo. Poche ore dopo la scomparsa, i familiari avevano fatto la denuncia alla polizia e avevano diramato diversi appelli per tentare di ritrovarlo. Ma la vicenda del ventinovenne Niccolò Del Buono si è conclusa tragicamente ieri mattina, prima delle nove, quando dalle acque del Tevere, all’altezza di via Angelo Vescovali, è affiorato il suo corpo.

Un suicido o una vicenda avvolta nel mistero, ancora tutta da chiarire? Sono domande alle quali solo l’autopsia darà una risposta. Niccolò era nato a Genova, ma risiedeva a Roma nella zona di Boccea. Gli investigatori del commissariato di Monteverde, del primo dirigente Fabio Germani, hanno ascoltato per tutta la giornata di ieri gli amici e i familiari, accorsi nella Capitale dopo aver appreso la tragica notizia.

I poliziotti stanno indagando su una telefonata arrivata alla sala operativa della questura il primo aprile scorso, nella quale una persona segnalava un uomo che era precipitato nel Tevere da Ponte Garibaldi. Dalla descrizione fatta da alcuni testimoni, che gli agenti che intervennero sul posto annotarono, potrebbe forse essere stato proprio Niccolò Del Buono. Mancano però ancora i riscontri oggettivi, come la localizzazione del telefono cellulare, per poter collocarlo sulla scena del presunto suicidio. Nell’agosto del 2004, un altro giallo: a poca distanza da dove è stato ripescato il corpo senza vita di Niccolò, venne ritrovato il cadavere di una studentessa tedesca di nome Vera Heinzl. Per la morte della ventenne, che inizialmente apparve come un suicidio, vennero indagati tre magrebini.