La squadra legale di Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi nel 2007 a Garlasco, chiede una revisione complessiva delle prove attraverso tecniche scientifiche avanzate. Antonio De Rensis, avvocato di Stasi, punta a utilizzare le nuove tecnologie per analizzare impronte e tracce di sangue che potrebbero rivelare dettagli inediti e cruciali per il caso.
I legali di Stasi si sono animati dopo l'avvio di una nuova indagine da parte della procura di Pavia, che ha messo sotto accusa Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara. L'avvocato De Rensis ha espresso la speranza di poter ribaltare la sentenza attraverso una profonda rivalutazione scientifica delle prove, inclusa l'analisi delle impronte parziali trovate sul luogo del delitto.

Garlasco, impronta di una donna nella casa
Nei recenti sviluppi investigativi, un'impronta cruciale, denominata impronta 33 e collegata ad Andrea Sempio, risulta non rintracciabile, temendosi la sua distruzione. Tuttavia, se recuperata, potrebbe fornire DNA essenziale per nuove direzioni nel caso. Parallelamente, autorizzata dalla giudice Daniela Garlaschelli, si procederà con analisi dettagliate di due profili maschili trovati sotto le unghie della vittima e impronte di sangue sul portone, cercando anche di identificare l'arma usata nell'omicidio.