La tensione si intensifica attorno al nuovo capitolo dell'indagine sull'assassinio di Chiara Poggi. La famiglia Cappa, parenti della vittima, ha deciso di prendere una posizione decisa attraverso i loro avvocati, affermando la loro intolleranza verso la diffusione incontrollata di notizie che considerano diffamatorie e distorte. Gli avvocati Gabriele Casartelli e Antonio Marino hanno comunicato che difenderanno attivamente la reputazione dei Cappa contro tali notizie.
Parallelamente, si sta avvicinando la data per un maxi incidente probatorio ordinato dalla gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, previsto per le prossime due settimane. In preparazione, il consulente genetista forense della famiglia Poggi, Marzio Capra, ha richiesto l'estensione della lista dei soggetti da sottoporre a test del DNA per prevenire futuri errori identificativi.
Analisi dettagliata e nuovi sviluppi
La richiesta include test su individui già noti nelle indagini ma anche su chi ha precedentemente manipolato le prove. L'obiettivo è evitare che nel futuro si possa scoprire un 'Ignoto' che in realtà corrisponda al DNA di un perito o di un carabiniere intervenuto sulle prove.
Nelle indagini della Procura di Pavia non si focalizzano solo sul DNA, ma anche su una rianalisi della dinamica e dei tempi del delitto, considerando la possibilità di rivedere l'orario dell'omicidio e il ruolo di alcuni sospettati, come Alberto Stasi, precedentemente escluso. Fino ad ora, le indagini indicavano un orario tra le 9:12 e le 9:35, ma una chiamata mancata su cellulare di Chiara alle 9:46 potrebbe suggerire un momento differente per la sua morte o l'aggressione.
Questa nuova analisi è complicata dalle discrepanze tra le diverse consulenze medico-legali prodotte nei vari anni, che hanno fornito stime divergenti sull'orario preciso della morte di Chiara. Un ulteriore esame potrebbe quindi modificare la comprensione degli eventi di quel tragico 13 agosto 2007.
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