Il 9 giugno ha segnato un momento significativo per le indagini sull'omicidio di Chiara Poggi. La Procura di Pavia ha rilanciato l'inchiesta, impiegando sette ore di nuovi esami forensi nella villetta dei Poggi, utilizzando avanzate tecnologie quali droni, scanner e un modello 3D per cercare di risolvere il caso del 2007.
Gli esperti hanno esaminato scrupolosamente il piano terra della villetta, dove Chiara fu uccisa. In particolare, hanno misurato il pavimento dell'ingresso, luogo del primo assalto, e il bagno, dove si ritiene che l'assassino abbia lavato le mani.

Chiara Poggi, i Ris dentro la villetta per 7 ore. Dichiarazioni dell'avvocato di Sempio su anomalie rilevate
Le indagini si sono concentrate su Andrea Sempio, indagato 18 anni dopo l'omicidio. Davanti ai genitori di Chiara, i Ris, guidati dal biologo Andrea Berti, hanno raccolto dati per analizzare 'triangolazioni' tra macchie e impronte, cercando di capire la dinamica dell'attacco e se ci fossero più persone presenti.
Particolare attenzione è stata data alle scale della villetta, dove sono state trovate impronte palmari che sembrerebbero appartenere a Sempio. Tuttavia, gli esperti sostengono che le probabilità che Sempio non abbia sporco le scarpe scendendo le scale sono minime. Si evidenzia una discrepanza nelle impronte rilevate rispetto alla sua taglia di scarpe.

Dopo l'ispezione, l'avvocato di Sempio, Angela Taccia, ha dichiarato che le nuove prove non alterano la loro posizione, sottolineando 'stranezze' emerse durante il sopralluogo e esprimendo la fatica e la tranquillità della famiglia Poggi.

