Una recente indagine legata all'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, ha introdotto la possibilità che Alberto Stasi possa essere stato ingiustamente condannato. Se venisse provata la sua innocenza, Stasi potrebbe avere diritto a un risarcimento economico di grandi proporzioni, le cui stime sono già state calcolate.
Secondo quanto riportato da esperti legali, in particolare l'avvocato cassazionista Irma Conti, il risarcimento a cui Stasi potrebbe avere diritto è notevole, soprattutto considerando gli anni trascorsi in carcere come non colpevole.
Alberto Stasi, risarcimento straordinario in caso di provata innocenza
Le previsioni per la liberazione anticipata di Stasi indicano il 2028, avendo la possibilità di beneficiare di riduzioni di pena per buona condotta. È in discussione anche una riapertura del caso, dato che nuove prove potrebbero essere decisive per una revisione del processo originale.
Per quanto riguarda il risarcimento, secondo l'avvocato Conti, l'indennizzo per detenzione ingiusta è calcolato su una base giornaliera e potrebbe raggiungere il massimo di 516.456,90 euro, con una richiesta che deve essere presentata entro due anni da una sentenza favorevole in appello.
Inoltre, se Stasi dovesse richiedere una revisione del processo e questa fosse accolta, il risarcimento per detenzione ingiusta non avrebbe un limite massimo e potrebbe includere danni morali, biologici e di immagine, elevando notevolmente la somma potenzialmente dovuta.