Una situazione di tensione si è creata in carcere a causa di possibili trasferimenti e disparità di trattamento che hanno scatenato la rabbia dei detenuti. Scopriamo i dettagli di quello che sta accadendo.
Filippo Turetta, le proteste in carcere
Filippo Turetta è stato arrestato il 19 novembre 2023 in Germania, vicino a Lipsia, per l'omicidio di Giulia Cecchettin. Attualmente, Turetta è detenuto nel carcere di Montorio Veronese. Tuttavia, sembra che le cose stiano per cambiare per l'omicida della giovane Giulia.
Filippo Turetta, i cambi di sezione in carcere
A due mesi dal tragico femminicidio di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta si trova ancora rinchiuso nel carcere di Montorio Veronese. Tuttavia, sembra che sia in procinto di essere trasferito dalla sesta sezione, l'infermeria, alla terza sezione più sovraffollata. Il processo di trasferimento potrebbe richiedere più tempo del previsto a causa della resistenza di alcuni detenuti a condividere la cella con l'assassino di Giulia Cecchettin.
L'associazione "Sbarre di Zucchero" parla dei trattamenti di favore
L'associazione "Sbarre di Zucchero" ha da tempo denunciato i problemi esistenti all'interno della realtà carceraria scaligera. Monica Bizaj, Micaela Tosato e Marco Costantini, rappresentanti dell'associazione, hanno evidenziato le disparità di trattamento che si verificano all'interno del carcere.
La situazione di Filippo Turetta
La situazione di Filippo Turetta ha generato proteste e malumori tra i detenuti del carcere di Montorio Veronese a causa delle evidenti disparità. "C'è chi può trascorrere il tempo giocando con la PlayStation e c'è chi viene abbandonato in una cella di isolamento, con le mura imbrattate di escrementi. Vogliamo capire perché esistono dei privilegi, perché un diritto se non è per tutti diventa un privilegio a tutti gli effetti e noi non possiamo e non vogliamo far finta di nulla."
Che cos'è l'associazione "Sbarre di Zucchero"
L'associazione "Sbarre di Zucchero" è un movimento nato ad Agosto del 2022 per sensibilizzare sulle problematiche dei detenuti, soprattutto di sesso femminile.
LEGGI TUTTO
