La tragedia ha avvolto Afragola e una famiglia che non riabbraccerà mai più la propria figlia. Fiorenza, la madre, ha espresso il suo strazio in poche parole: “Figlia mia, chi ti ha fatto del male la pagherà. Vola in alto”. Queste parole rappresentano una preghiera e un grido di dolore per quel che non potrà più tornare. Da lunedì sera, ogni speranza si è lentamente infranta, lasciando spazio all'orrore: Martina Carbonaro, giovanissima di soli 14 anni, è stata trovata senza vita la notte tra il 27 e il 28 maggio in un casolare abbandonato vicino allo stadio Moccia, a poca distanza dal cimitero di Afragola.
Le incessanti ricerche compiute dalle forze dell'ordine sotto la guida della Procura di Napoli Nord e il supporto della Prefettura hanno mantenuto in ansia tutto il paese. La comunità ha manifestato vicinanza alla famiglia mentre i genitori di Martina attendevano notizie, sperando fino all'ultimo in un esito diverso. Tuttavia, la realtà ha prevalso con allarmante crudeltà.

“Figlia mia…”. Martina Carbonaro, la mamma rompe il silenzio dopo la scoperta dell’omicidio
In un momento di disperazione, la madre ha interrotto il silenzio con una domanda lacerante: “Sta là dentro mia figlia, vero? A 14 anni devo vederla così?”. Una scena di puro tormento, dove la tragica conclusione di una vita così giovane era l'unica certezza palpabile. Il circolo di amici e conoscenti, tutti in preghiera per un qualche errore o confusione, ha dovuto infine accettare la brutale realtà. La madre ha continuato a ripetere, quasi a voler preservare il ricordo luminoso di sua figlia: “Martina era bella come il sole”.
La conferma della sua morte ha sprigionato un'onda di rabbia. Nel campo sportivo si è levato un grido per la giustizia ora attesa. Mentre si delinea un sospetto, l'ex fidanzato di Martina, un diciannovenne, è stato fermato. Secondo quanto confessato, sarebbe stata la decisione di Martina di mettere fine alla loro relazione biennale a provocare una reazione fatale. Quel che era amore si è trasformato in un gesto di violenza irrevocabile, consumatosi nell'oscurità di un rudere abbandonato. Adesso spetta alla giustizia ricomporre i frammenti di questo drammatico crimine che ha devastato una comunità e lasciato una madre a piangere per la perdita di sua figlia, 'bella come il sole'.
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