Una notizia sconvolgente ha colpito il cuore dell'hinterland di Napoli recentemente. Un terribile evento ha avuto luogo ad Ercolano: un'esplosione in un magazzino illegale destinato alla produzione di fuochi d'artificio per le celebrazioni di fine anno ha provocato la morte di tre persone.
Il tragico evento a Ercolano
Ercolano, cittadina in provincia di Napoli, è stata teatro di una devastante esplosione originata in un deposito non autorizzato in cui si preparavano fuochi d'artificio per il Capodanno. Il tragico bilancio è di tre giovani vite perdute. Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha descritto lo scenario come di grande devastazione e dolore, sottolineando l'assenza di qualsiasi autorizzazione presso le autorità locali per l'attività svolta nel deposito: "Ciò che più mi addolora è la perdita di giovani vite, dobbiamo educare al rispetto delle regole per evitare che tali tragedie si ripetano."
I giovani la cui vita è stata spezzata
L'esplosione in questo sito illegale ha strappato la vita a tre giovani: Samuel Tafciu, un ragazzo di origini albanesi, e le sorelle Aurora e Sara Esposito di 19 e 24 anni. I carabinieri presenti sul posto hanno scoperto che non erano esperti del settore, ma giovani reclutati temporaneamente, probabilmente alla loro prima esperienza in questo campo. Incidente avvenuto il loro primo giorno di lavoro subito dopo la pausa pranzo, verosimilmente a causa dell'eccessiva quantità di materiale pirotecnico accumulato nel locale.
Dichiarazioni dei familiari delle vittime
La madre di Aurora e Sara, con il cuore infranto, ha espresso il suo dolore: "Le mie ragazze non meritavano un destino così tragico, sono morte in modo orribile. Voglio indietro Aurora e Sara". Per quanto riguarda il giovane Samuel, è stata la suocera a parlarne, menzionando che viveva con loro ad Ercolano, non lontano dal sito dell'esplosione. Aveva appena compiuto 18 anni e quattro mesi fa era nato suo figlio. Tutti e tre lavoravano in nero.