Cronaca

Elon Musk mette a disposizione dell'Ucraina i satelliti di Starlink

  • Il conflitto tra Ucraina e Russia ha evidenziato, qualora ce ne fosse ancora il bisogno, l’importanza dei social network, soprattutto come vettore di propaganda per diffondere notizie e materiale audio-video in maniera istantanea. I giganti tech come Meta - che controlla Facebook -, Google, Twitter e Apple si sono trovati tra l’incudine e il martello, poiché, anche indirettamente, sono stati «costretti» a scegliere da che parte stare; da una parte gli appelli dell’opinione pubblica che invitano a opporsi fermamente alla guerra di Mosca, dall’altra le possibili ritorsioni del Cremlino. Senza dimenticare che il governo russo, disponendo di ampi mezzi legislativi per controllare i media, è in grado di esercitare una forte pressione.

    I funzionari ucraini hanno chiesto direttamente aiuto a tutti i big della tecnologia, compresi Tim Cook, ceo di Apple, ed Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, nonché l’imprenditore al comando di Tesla e di Space X. Mykhailo Fedorov, ministro responsabile del digitale in Ucraina, ha chiesto a Musk di fornire all'Ucraina le stazioni internet Starlink: «Mentre voi cercate di colonizzare Marte, la Russia sta cercando di occupare l'Ucraina. Ti chiediamo di mettere a disposizione dell'Ucraina le stazioni Starlink e di arrivare ai russi sani di mente affinché prendano una posizione», ha dichiarato il ministro rivolgendosi all’imprenditore. Musk ha risposto all’appello di Fedorov lo scorso sabato, affermando che un satellite Starlink, lanciato il giorno prima (qui per vedere il posizionamento dei satelliti), era in posizione e che le stazioni di terra erano in viaggio verso l'Ucraina.

    Questo dovrebbe consentire quindi all’Ucraina di disporre nuovamente del collegamento internet, che, a seguito dell’escalation militare, era stato fortemente limitato. Ricordiamo che il funzionamento di Starlink prevede una serie di satelliti - una «costellazione» - in orbita tra i 1.100 e i 1.300 chilometri di altitudine, che dispongono di quattro antenne posizionate sul lato rivolto verso la Terra che trasmettono un segnale nelle bande Ku (12-18 GHz), Ka (26.5-40 GHz) e V (40-75 GHz); le ultime due servono per connettersi alle stazioni a terra, ossia ai modem.

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