Interrogatorio di Filippo Turetta sul caso di Giulia Cecchettin
L'interrogatorio di Filippo Turetta, accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, sequestro di persona e occultamento di cadavere, è durato 9 ore. Davanti al pm Andrea Petroni, il ragazzo ha mostrato segni di emozione, concedendosi lunghe pause ma ha anche fornito risposte più dettagliate rispetto a quanto fatto davanti al gip tre giorni fa. Per spiegare il motivo di ciò, ha dichiarato: "Mi è scattato qualcosa in testa".
La sconvolgente rivelazione di Filippo
Filippo Turetta ha ammesso di aver commesso l'omicidio perché non riusciva ad accettare la fine della loro relazione. "L'amavo ancora, l'ho uccisa perché non accettavo che non fosse più mia". Dopo circa 9 ore di interrogatorio nel carcere di Verona il 18 dicembre, Filippo ha descritto Giulia come se fosse un oggetto di sua proprietà. Non riusciva a capire che lei lo avesse lasciato e non riusciva a superare la rottura a causa del suo amore ancora presente. La prima aggressione è avvenuta nel parcheggio a Vigonovo, a circa 150 metri da casa di lei, al suo ritorno. "Ho perso la testa, mi è scattato qualcosa", avrebbe ripetuto Turetta. Durante l'interrogatorio, il ragazzo avrebbe anche dichiarato di essere pronto ad assumersi le sue responsabilità: "Ho fatto una cosa orribile a Giulia, voglio pagare". Avrebbe anche ammesso di aver avuto una sorta di black out quando ha capito che Giulia...