Una serata estiva a Roma si è trasformata in un vero e proprio incubo per due famiglie, dopo aver assistito al concerto di Ultimo, il cantautore che con la sua musica ha saputo conquistare il cuore di milioni di persone. Tuttavia, quello che doveva essere un momento di gioia e condivisione ha preso una piega inaspettata e pericolosa.
Una notte di festa si trasforma in un incubo
Le due famiglie, provenienti da Frosinone e Veroli, dopo il concerto decisero di trascorrere la notte a Roma, prenotando tre camere al piano terra dell'hotel Raganelli, una struttura quattro stelle situata sulla via Aurelia. Quello che sembrava un tranquillo pernottamento si è però trasformato in un terribile incubo.
Intossicazione da monossido di carbonio: il pericolo invisibile
Alle tre del mattino, una bambina di cinque anni inizia a sentirsi male, con nausea e vomito, e sviene battendo la testa. La madre, svegliata dal pianto, si rende conto che qualcosa non va e, insieme agli altri membri della famiglia, avverte un forte malessere. Dopo aver chiamato il 118, un infermiere dell'Ares, grazie al suo rilevatore di gas, identifica la presenza di monossido di carbonio, un gas letale e inodore. L'evacuazione dell'hotel viene ordinata immediatamente e circa cento ospiti vengono fatti uscire in sicurezza.
Indagini e conseguenze: la sicurezza messa in discussione
Le indagini hanno rivelato che le esalazioni nocive provenivano da una caldaia difettosa vicino alle stanze delle vittime. L'impianto è stato posto sotto sequestro e le famiglie sono state trattate in camera iperbarica. Dopo il ricovero, sono state dimesse con una prognosi di diversi giorni. L'incidente ha portato le famiglie a presentare una denuncia per accertare le responsabilità, evitando per poco una tragedia di proporzioni maggiori.