Grazie ad una coraggiosa azienda funebre napoletana, si potrà (anche in Italia) diventare una pianta dopo l'estremo saluto. Non è tanto poetica la possibilità di poter diventare una pianta, un fiore, un albero, dopo l' "addio".
Eppure, da sempre, questa possibilità è assolutamente impensabile a causa degli obsoleti sistemi di sepoltura solitamente utilizzati: anche nel caso di una, più moderna, cremazione il caro estinto viene posto a riposare in un’urna metallica, particolarmente difficile da smaltire o da trasformare una volta sepolta.
Qualcosa, tuttavia, sta cambiando grazie a questa compagnia partenopea che ha trovato un innovativo ed ecologico modo per dare l’estremo saluto.
Si tratta di un’urna per ceneri biodegradabile al 100% e, quindi, ad impatto zero sull’ambiente e sul suolo. Non è tutto: alcune delle urne in questione, una volta piantate nel terreno, potranno far crescere alberi o piante.
Ci riallacciamo, quindi, a quanto detto in partenza: per molte persone è importante sapere che, anche dopo aver salutato questo mondo, una parte di loro continui a vivere in qualcos’altro come, ad esempio, un secolare albero; è lo stesso principio per cui si sceglie di donare gli organi.
La ditta è la prima in Campania ad offrire questo servizio e fra le prime in Italia. Tuttavia, le urne non sono una produzione nostrana, ma vengono da Oltralpe. In Francia vengono prodotte urne di questo tipo di ogni forma, dimensione, tipologia e colore e, da lì, si rifornisce la nostra agenzia.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti e, per quanto pensare al momento del trapasso non sia particolarmente entusiasmante, diventare un albero non è fra le più rosee aspettative, ma di certo la più verde.
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