Durante la cerimonia ufficiale di firma dell'accordo di pace tra il Congo e il Ruanda nella prestigiosa cornice dello Studio Ovale, un commento inaspettato di Donald Trump ha catturato l'attenzione globale oltre l'importanza dell'evento stesso.
Mentre i riflettori erano puntati sull'evento, Trump ha rivolto un commento a Hariana Veras, una giornalista congolese presente, esclamando: 'Lei è bellissima. Non dovrei dirlo, potrebbe finire la mia carriera politica'. Queste parole hanno immediatamente suscitato reazioni miste online, dividendo l'opinione pubblica tra chi ha visto un semplice complimento e chi ha sollevato questioni di galateo diplomatico e percezione della donna.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha anche commentato, rafforzando il complimento di Trump e aggiungendo che la giornalista è 'bellissima dentro e fuori'. Questo non ha fatto altro che intensificare il dibattito, trasformando un elogio personale in una discussione pubblica sulla bellezza e la professionalità.
Le reazioni non hanno tardato ad arrivare. Alcuni hanno apprezzato la spontaneità e umanizzazione di Trump, altri hanno criticato la scelta delle sue parole in un contesto tanto formale, evidenziando il problema del sessismo implicito. La questione ha sollevato dubbi su come un simile approccio possa influenzare la percezione della professionalità femminile, ridotta a un mero giudizio estetico.
Questo episodio ha trasformato un momento di politica internazionale in un ampio dibattito sulla percezione delle donne in contesti di potere, dimostrando come le parole possono facilmente diventare virali e influenzare l'opinione pubblica mondiale.