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"Dare un cellulare a un bambino di età inferiore a 10 anni è un atto di irresponsabilità", afferma lo psicologo

  • La tecnologia è certamente un grande facilitatore all'interno delle famiglie. Ma quali sono le conseguenze di questo contatto prematuro con i cellulari?

    In un'intervista al portale La Razón, David de Cubas, uno psicologo infantile spagnolo, ha condiviso il suo punto di vista. De Cubas afferma di considerare dare un bambino di età inferiore ai 10 anni con un cellulare "un atto di irresponsabilità familiare", poiché la maggior parte dei genitori non sa come gestire il legame tra i più piccoli e i dispositivi.

    I bambini che crescono con questi dispositivi tendono a diventarne "dipendenti" e, quando i genitori se ne accorgono, possono proibire loro di usarli o addirittura interrompere il contatto con i telefoni cellulari come forma di punizione.

    Sebbene dal punto di vista di molti genitori questo sia corretto, lo psicologo ha spiegato che questo "non educa". Secondo lui, è importante che i genitori capiscano che i dispositivi mobili generano dopamina, un neurotrasmettitore del piacere, e che possono portare a dipendenze che alimentano l'aggressività nei bambini quando non possono usarli o hanno bisogno di fare qualche tipo di sforzo personale. De Cubas ha aggiunto che è troppo presto per scoprire le conseguenze di ciò per i bambini a livello neuronale.

    De Cubas ha spiegato che i bambini possono diventare dipendenti dai dispositivi mobili quando li usano più di 8 ore a settimana, e ha spiegato che questa dipendenza risveglia comportamenti impulsivi, che possono diventare stimolanti e intolleranti, oltre a far cambiare sempre il loro umore.

    Per questo motivo, lo psicologo consiglia che i bambini abbiano accesso ai telefoni cellulari regolarmente solo quando il loro cervello è abbastanza maturo da bloccare comportamenti distruttivi e da prevenire altre conseguenze, come la diminuzione del rendimento scolastico a causa della privazione del sonno.

    Per evitare che i bambini diventino dipendenti dai telefoni cellulari, de Cubas consiglia ai genitori di insegnare ai loro figli a pensare e prendere decisioni in modo che utilizzino la loro intelligenza in modo responsabile, ritenendoli responsabili delle loro azioni e conseguenze.

    Ha anche guidato lo sviluppo del pensiero critico nei bambini, oltre a definire lo stile educativo in cui allevarli, incoraggiando valori come "sostegno, sicurezza, integrità, comunicazione, amore". Dire "no", a volte, è essenziale.

    È anche importante, secondo lo psicologo, che padri e madri diano l'esempio, lasciando da parte i cellulari nei momenti familiari. Secondo il professionista l'ideale è che i bambini abbiano il loro primo cellulare a 13 anni, con i genitori sempre attenti, caricandoli per un corretto utilizzo.

    De Cubas dice anche una frase molto interessante: "La crescita di ciascuno è direttamente correlata all'impegno dei genitori per essere persone migliori".

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