La curva dei contagi continua a crescere e un italiano su tre “vede giallo” se non addirittura arancione in vista del Natale. Da due settimane l’aumento dei nuovi casi si mantiene costante intorno a quota tremila. E infatti l’Rt che questa mattina certificherà il monitoraggio a cura dell’Iss si mantiene stabile a 1, 21. Questo vuol dire che la crescita dei casi non è vorticosa come in Germania, ma è pur sempre in salita, tanto che l’incidenza settimanale dei casi da 125 ogni 100 mila abitanti è ora intorno a quota 150.
"Ogni settimana aggiungiamo un paio di migliaia di casi alla media giornaliera. Di questo passo arriveremo a 20-30mila a Natale". Con queste parole Roberto Battiston, direttore dell’Osservatorio Epidemiologico su Covid-19 dell’Università di Trento, dalle pagine de La Repubblica ha parlato di un probabile picco contagi in vista delle festività natalizie. I numeri della diffusione dell'epidemia in Italia sono sotto controllo come ha spiegato il fisico Giorgio Sestili riportando i dati dello scorso anno contro quelli odierni.
Roberto Speranza ministro della Salute ha confermato che non c'è alcun rischio di lockdown generalizzato, ma alcune restrizioni potrebbero interessare delle zone ad alto tasso di rischio. I segnali di allerta non possono essere sottovalutati ha fatto sapere il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Franco Locatelli, mentre diversi virologi hanno lanciato l'allarme.
Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive dell'ospedale di Pisa, che all'Adnkronos Salute ha detto: "noi lo vogliamo fare un Natale tranquillo, ma se vogliamo farlo è meglio attrezzarsi rapidamente". Anche Guido Rasi, consulente del Commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, ospite del programma Radio1 'Sabato anch'io' parlando delle previsioni in vista del Natale ha precisato: "il Natale 2021 potrebbe essere migliore di quello 2020, ma non sarà normale. Siamo molto a rischio, siamo in un equilibrio molto precario.
Se riusciremo ad essere molto disciplinati in questo mese che rimane, potremo avere un Natale migliore di quello dell'anno scorso, ma normale direi di no". Covid-19: è allarme per il Natale. Stretta sul Green Pass: ecco le ipotesi al vaglio Come affrontare questo nuovo picco di contagi di Coronavirus in vista del Natale?
L'unica strada percorribile è quella del Green Pass, la certificazione verde che ha permesso di tornare a vivere dopo due anni da incubo. Ricordiamo che il Green Pass al momento è concesso ai cittadini vaccinati e/o non vaccinati ma con tampone negativo, ma visto l'allarme lanciato dai virologi sulla quarta ondata di Covid è possibile una modifica in corsa per arginare nuove restrizioni e lockdown. Basti pensare che la Francia ha deciso che, dal 15 dicembre, il green pass sarà dato solo ai cittadini che avranno ricevuto la terza dose.
La Germania, travolta dalla quarta ondata di Covid con una media giornaliera di 50mila contagi, sta valutando la possibilità di far accedere a ristoranti e bar solo i cittadini guariti e/o vaccinati. Possibile che ulteriori restrizioni arriveranno anche in Italia. Donato Greco, L’epidemiologo e membro del Cts, durante un'intervista rilasciata a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1 ha dichiarato: "se non si dovesse raggiungere in tempi brevi la soglia del 90% dei vaccinati, la strategia tedesca potrebbe essere presa in considerazione anche dall’Italia.
Per ottenere il Green pass il tampone potrebbe anche non bastare più. Il pass sanitario verrebbe concesso solo ai vaccinati". Intanto anche Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive dell'ospedale di Pisa, in tema di green pass all'Adnkronos Salute ha dichiarato: "va rilasciato solo ai guariti e ai vaccinati, mentre per il tampone bisogna andare a un rapido esaurimento perché non ha un ruolo di protezione immunologica.
Dato che la politica non si assume la responsabilità di rendere obbligatorio il vaccino, l'unico altro modo per andare a scalfire la sacca dei resistenti è quello di concedere, in maniera progressiva entro un paio di mesi, il Green pass solo a guariti e vaccinati". Cosa deciderà il Governo? Intanto il Covid non guarda in faccia a nessuno: sono 5,09 milioni le persone morte di Coronavirus al mondo di cui 133mila in Italia.