Barzellette

Confessioni... (Barzelletta)

In una chiesa del centro un anziano parroco sta confessando i fedeli. Arriva il turno di un giovanotto che avanza e s'inginocchia.

- Figliolo, ti vedo turbato, quale peccato ti pesa sull'anima?

Il giovane:

- Padre, ieri era il 31 marzo, giorno del mio compleanno, dovete sapere che sono stato ad una festa in casa d'amici, purtroppo ho esagerato nel bere e così.. ho peccato nella carne. Insomma, HO SCOPATO PER TUTTA LA NOTTE.

Il parroco:

- Figliolo, sono anziano ma ci sento bene, non urlare per favore.

Il giovane:

- Scusi padre, ma deve sapere che ieri compivo 18 anni, e ho festeggiato scopandomi la padrona di casa TRE VOLTE.

Il parroco:

- Questo è un atto riprovevole, anche se commesso in stato d'ebbrezza, per penitenza...

Il ragazzo:

- Non è tutto qui, eravamo TUTTI ubriachi, così dopo aver finito con la donna mi sono fatto anche sua figlia, ho abusato di lei ANCORA PER BEN TRE VOLTE.

Il parroco:

- Figliolo, ti assicuro che ci sento bene, ti prego di non urlare queste oscenità nella casa del Signore; devi dirmi altro?

Il giovane:

- Sì padre, deve sapere che giacché eravamo tutti ubriachi io ne ho approfittato e mi sono fatto anche il padrone di casa, si figuri che gli ho dato ALTRE TRE BOTTE.

Il parroco:

- Se non erro fanno nove. Hai qualche altro orrore in serbo per me giovane demone?

Il ragazzo:

- Padre, se sapesse CHE COSA HO fatto dopo.

il parroco:

- Di quale altra ignobile sozzura sei macchiato, figlio di satana?

Il giovae:

- S'immagini, padre, che la festa è finita solo all'alba, io non sono riuscito a trovare un taxi, e sa come sono tornato a casa?

Parroco:

- Fammi indovinare, tu e i tuoi bestiali amici avete fatto un osceno trenino,sodomizzandovi a vicenda per le vie della città?

Ragazzo:

- Padre, ma cosa dice? No naturalmente,io sono tornato a casa volando.

Parroco:

- Non ho capito bene, puoi ripetere?

Ragazzo:

- Sono tornato a casa volando per i cieli di Bologna. E' stato magnifico, ero tanto leggero, in un attimo sono arrivato a casa e poco dopo ero già nel mio caldo e candido lettino.

Parroco:

- Non capisco.. e poi cos'è successo?

Ragazzo:

- Poi la mamma ha bussato alla porta urlando che dovevo svegliarmi, e che rischiavo di arrivare tardi a scuola.

Parroco:

- Intendi dire che era stato tutto un sogno? Allora perché prima mi hai costretto a sentire quella tua storia immonda?

Ragazzo:

- Non ricorda che giorno è oggi, padre?... PESCE D'APRILE, PESCE D'APRILE, PESCE D'APRILE!!!

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

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