"Ci sarà un golpe dall'alto...": cresce la rabbia dei fedelissimi di Putin Cronaca

"Ci sarà un golpe dall'alto...": cresce la rabbia dei fedelissimi di Putin

Tra le fila dei fedelissimi di Vladimir Putin si starebbe respirando un clima teso. Molti di loro, tenuti all'oscuro dell'attacco in Ucraina e sottoposti dall'Occidente a sanzioni sempre più pesanti, avrebbero ormai perso la pazienza. Un quarto dei funzionari che occupano posizioni di vertice vorrebbe addirittura dimettersi per protesta.

È difficile capire che cosa sta realmente accadendo nel cuore del potere russo. Secondo quanto riportato da Repubblica, i corridoi del Cremlino sarebbero scossi da un malumore generale. E non solo per un'operazione militare decisa da Putin e, probabilmente, condivisa con pochi intimi. Ma anche (e soprattutto) per il contraccolpo economico derivante dal progressivo isolamento della Russia dal blocco economico occidentale. Fonti russe sostengono che perfino gli uomini più vicini a Putin non sarebbero stati informati in merito all'operazione in Ucraina, e che quindi si sentirebbero ingannati dal presidente.

Gli oligarchi e i manager russi, conosciuti all'estero per le loro ricchezze, osservano adesso i loro imperi evaporare come neve al sole. Si dice inoltre che molti uomini del potere vorrebbero battere i pugni sul tavolo e andarsene per protesta. Non possono tuttavia fare niente del genere, a meno di non fare i conti con una pesante accusa di tradimento. "Puoi dimetterti solo per andare in galera. Dimettersi adesso verrebbe visto come un tentativo di fuga", ha spiegato al sito Agentsvo una fonte anonima.

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