Chiara Ferragni non avrebbe potuto avere figli. Può suonare assurdo ora che è felicemente mamma di due splendidi bambini, Leone e Vittoria. Eppure quando nel 2016 le venne diagnosticato l'ovaio policistico, l'influencer fu terrorizzata dal responso dei medici, che escludevano per lei una possibile maternità. All'epoca l'imprenditrice digitale viveva a Los Angeles, era sola e per lei fu uno dei momenti più duri della sua vita.
A raccontare la sua esperienza è stata la stessa Chiara Ferragni, rispondendo su Instagram alle domande di alcuni follower. «Quando abitavo a Los Angeles ho passato dei momenti molto belli e momenti meno belli – ha spiegato l'influencer, che all'epoca viveva lontana da amici e parenti. –. Mi sentivo sola, un po' depressa però per me era troppo importante stare lì e non ero pronta a tornare in Italia. Quindi mi sono un po' sforzata di trovare il bello anche in situazioni in cui magari non ero felice. Perché avevo fatto questa scelta e volevo portarla avanti».
«Avevo anche dei problemi di salute – ha proseguito Chiara Ferragni, che a fine anno, massimo a inizio 2023, si trasferirà nella sua nuova abitazione milanese in City Life e venderà la sua casa di Los Angeles –. Da parecchi mesi non mi veniva il ciclo senza che io avessi cambiato dieta o alimentazione etc, quindi ho visto anche diversi medici». Tra questi la Ferragni ha incontrato anche un ginecologo, che all'epoca le diede una dignosi veramente preoccupante. «Uno dei dottori mi disse che avevo la sindrome dell'ovaio policistico e che probabilmente per me sarebbe stato molto difficile avere figli in futuro». Ma la storia, come sappiamo, andò diversamente per Chiara che ora è mamma di due bellissimi bimbi.
«L'idea di non poterli avere mi terrorizzò. Tutto quel periodo però mi ha spinta a prendemi cura di me stessa, del mio corpo e soprattutto della mia mente in modo diversa. Ho cominciato terapia, a concentrarmi su altre cose, a fare sport e anche a sentire il mio istinto, il mio cuore. Infatti l'estate del 2016 è stata una delle più belle della mia vita e subito dopo ho conosciuto Fede, sono tornata in Italia e si è sistemato tutto». «Quando è stato il momento di avere un bambino, siamo stati fortunati perché è successo molto velocemente. Questo per dire come la nostra salute mentale condizioni anche la nostra salute fisica».