News

Caso Resinovich, rivelazioni shock sull'operatore della vertebra fracturata: le sue azioni in obitorio

  • Il mistero sulla morte di Liliana Resinovich, trovata deceduta a Trieste il 5 gennaio 2022, si ingrossa dopo una scoperta all'autopsia: una frattura alla vertebra T2 potenzialmente causata per errore da un operatore anatomopatologico. Il fratello della vittima, Sergio Resinovich, ha portato alla luce il caso durante la trasmissione Chi l'ha visto?, suscitando nuove speculazioni investigative.

    Durante la trasmissione del 14 maggio 2025, è venuto fuori che la lesione alla vertebra T2 sarebbe stata accidentalmente provocata da Giacomo Molinari, un tecnico freelance soprannominato Sector Jack. Sergio, fratello della defunta, riferisce di una segnalazione tardiva di questo evento, avvenuta solo dopo tre anni, sollevando dubbi sulla trasparenza delle operazioni post-mortem. Sergio ha persino denunciato il tecnico per falsa testimonianza.

    Il dibattito pubblico e l'etica professionale di Molinari

    I riflettori non sono puntati solo sulla frattura, ma anche sul comportamento pubblico di Molinari. Aveva canali YouTube e TikTok, ora non più attivi, dove divulgava aspetti del suo lavoro in campo anatomico, cosa che ha provocato ulteriori controversie. Secondo Sergio, questa esposizione mediatica mancava di rispetto e non era appropriata, descrivendo l'obitorio come un luogo sacro non adatto alla spettacolarizzazione. Molinari si è difeso affermando di aver voluto solo contribuire alla divulgazione scientifica, non avendo mai trattato appositamente il caso Resinovich nei suoi video.

    Le opinioni degli esperti forensi si dividono

    Delle opinioni discordanti emergono anche tra gli esperti forensi circa la natura della frattura. Il professor Vittorio Fineschi, incaricato dalla famiglia Resinovich, e Cristina Cattaneo, un'altra consulente tecnica, hanno sottolineato che la frattura era precedente all'autopsia, suggerendo una possibile aggressione fisica prima della morte, il che contesta l'ipotesi iniziale di un suicidio senza traumi evidenti.

    Il caso ancora irrisolto: la famiglia chiede giustizia

    Il corpo di Liliana era stato trovato avvolto in sacchi neri, situazione che aveva da subito sollevato sospetti sulla natura della sua morte. Oggi, di fronte a queste nuove rivelazioni, il caso potrebbe prendere una direzione completamente diversa. Sergio conclude appellandosi al desiderio di verità e giustizia per Liliana, indicando che le circostanze della sua morte potrebbero celare tracce di un crimine ancora noLEGGI TUTTO

    Tags
    Liliana Resinovichobitorioautopsiafrattura vertebraleindaginiscandalo
    COMMENTA