L'indagine sull'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007, riceve una nuova luce con la riapertura dell'inchiesta. I riflettori sono ora puntati su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara e attualmente 37enne, che era stato parte dell'ambiente vicino alla vittima all'epoca del crimine. L'analisi del DNA sotto le unghie di Chiara è al centro delle nuove indagini per determinare un'eventuale correlazione con Sempio.
La nota criminologa Roberta Bruzzone ha esposto il suo punto di vista riguardo questa svolta indagativa durante il programma Ore 14 su Rai 2. Ha evidenziato l'interesse delle tracce trovate, nonostante il coinvolgimento di Sempio non sia una novità. La discussione si apre sulla possibile errata condanna di Alberto Stasi, precedentemente riconosciuto colpevole, nel contesto delle nuove evidenze.

Chiara Poggi, Roberta Bruzzone parla a Ore 14
Nel 2017, Sempio era già stato indagato ma senza accuse formali. Tuttavia, il progresso nelle tecniche di analisi scientifica potrebbe ora modificare radicalmente la narrazione del caso. Se il DNA rivelato dovesse confermare la sua presenza sul corpo di Chiara, ciò potrebbe implicare un ripensamento radicale delle responsabilità legali passate, ha spiegato la Bruzzone.

L'errore giudiziario nell'accusare Stasi sembra ora possibile se le analisi dovessero confermare l'ipotesi di coinvolgimento di Sempio. "Potrebbe essere necessario chiedere scusa a Stasi, specialmente a chi lo ha giudicato colpevole", ha sottolineato la criminologa, pur esprimendo alcune riserve sulla colpevolezza di Sempio.

Se verranno confermate le tracce del DNA di Sempio, i dubbi sulla sua unica responsabilità rimarranno, ma il caso potrebbe vedere un ribaltamento significativo. Intanto, gli inquirenti procedono con cautela, consapevoli del peso delle nuove prove nella possibile ridefinizione del caso. Questa rivoluzione investigativa potrebbe aprire scenari giudiziari completamente nuovi.
LEGGI TUTTOQuesta mattina Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, si è presentato in caserma a Milano per il prelievo coattivo del dna. L'uomo è indagato per concorso in omicidio. Le indagini, dopo 18 anni, ripartono da telefonate sospette, impronte e ovviamente dal dna. pic.twitter.com/aG70731txc