Curiosità

Cara mamma e caro papà, vi chiedo scusa se ho capito quanto eravate importanti per me quando ormai era troppo tardi...

Vorrei aver saputo in passato tutto quello che so ora, vorrei che non ci fosse mai stata l'immaturità e la rivolta della mia giovinezza, quando diventare un adulto è stato così doloroso. Avrei voluto divertirmi di più e non preoccuparmi delle piccole cose... avrei voluto abbracciare di più, sorridere di più, partecipare di più.

Per fortuna siete ancora qui, quindi vorrei dirvi: scusatemi per aver impiegato così tanto tempo a crescere, scusatemi per gli anni di ribellione, incomprensione e distanziamento. Forse è sempre così. Il percorso della giovinezza è uno e non può essere calpestato dai genitori. E il percorso della maturità è un altro e non può essere percorso dai bambini. 

E mi chiedo: quando si incontrano questi percorsi? Se abbiamo legami così forti e unici, non dovremmo camminare sempre insieme, mano nella mano?

La vita a volte urla

I miei errori, l'immaturità e l'arroganza dei tempi passati mi fanno soffrire. E la vita continua a chiamarmi per così tanti nuovi percorsi che ancora non conosco. Penso a volte prima di cambiare direzione, per non allontanarmi. Ma la vita mi chiama, a volte urla.

Penso che il tempo sia stato generoso sia per me che per la vita. Ho vissuto più a lungo di tanti, ho fatto tante cose, ho conosciuto luoghi, imparato. E proseguo così: con la voglia di apprendere, aperto alla vita.

Forse le mie scuse non sono tanto per il tempo che ho trascorso lontano da voi, ma per la sua qualità.

Oggi non scambierei alcuna colazione con quella con mia madre nella sua cucina, con la sua difficoltà di udito. Il caffè sforzato, la conversazione tra noi due, la papaia che mi tagliavi delicatamente senza che io lo avessi mai chiesto.

Né avrei più scambiato la conversazione nel cortile sotto gli alberi con mio padre. Conversazione tante volte in silenzio. Il tempo mostra ciò che conta nella vita, ciò che vale la pena vivere, da dove provengono la nostra forza e fonte di vita.

Mi dispiace non aver parlato di più, non ho avuto più colazioni, più storie condivise, più fiducia da parte mia, quando i miei desideri non erano gli stessi che avevate per me.

Mi scuso per ogni volta che vi ho deluso, per i momenti brutti o le preoccupazioni.

Oggi sono qui, anche se fisicamente un po' distante, la mia mente è sempre lì, nel cortile, nel soggiorno, in cucina o in camera da letto. Questa casa è sempre stata e sarà sempre il mio eterno rifugio sicuro, la raccolta di ricordi di una vita, le storie che non dimenticherò mai, il posto che è sempre nei miei sogni.

Grazie!

Grazie per le feste natalizie e familiari, per la convivialità che, da parte mia, avrebbe potuto essere più presente. Non lo so bene. Penso che andare nel mondo fosse il mio destino, e lo è ancora. C'era sempre una forza che urlava dentro di me per correre per il mondo. E la vita continua a chiamarmi.

Sarò sempre con voi, con amore, gratitudine, rispetto e pura ammirazione. Ammiro chi siete, avete sempre vissuto per i vostri figli e i vostri nipoti.

Seguo solo il mio percorso, sapendo che siete la mia fonte di amore, energia e vita. Mi scuso per non aver realizzato e capito tutto questo prima. Ma oggi lo so e lo saprò per sempre.

Tutte le mie vittorie saranno sempre in vostro onore, la mia forza, gioia e tutto ciò che possa fare del bene. Per quanto riguarda i miei errori, vi prego di dimenticarli tutti!

Farete sempre parte di me e io farà sempre parte di voi. Grazie, per ogni singolo gesto!

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