Cronaca

Braccio mozzato e scritta choc contro la polizia locale

  • Un braccio mozzato, chiaramente di gomma, con una scritta che non lascia spazio ad interpretazioni: «Questo è il vigile che ha provato a multare i residenti». È il bizzarro spettacolo apparso a diversi passanti del centro storico di Fermo ieri mattina. Posizionato sopra il cofano di un’auto, parcheggiata nei pressi del Liceo classico, a due passi da Piazza del popolo, c’era proprio quell’arto, con tanto di sangue finto, a rendere tutto più realistico. Un tipico accessorio per costumi di Halloween o Carnevale, utilizzato stavolta per esprimere, in modo certamente sopra le righe, il malcontento per la gestione dei parcheggi dentro le mura cittadine. Qualcuno, passando, l’ha presa con goliardia, altri l’hanno letta come un’intimidazione da censurare.

    Non si è divertito il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, che non ci sta a derubricare l’episodio come uno scherzo. «Lo ritengo un fatto grave – commenta il primo cittadino – di questi tempi nessun gesto del genere può essere archiviato con leggerezza, ogni incitamento alla violenza va condannato senza esitazione. Sicuramente l’autore sarà denunciato. Abbiamo elementi abbastanza concreti che ci fanno pensare di trovare rapidamente chi ha lasciato quel braccio mozzato con la scritta». Probabile che l’ideatore dell’avvertimento agli agenti di polizia municipale abbia voluto attirare l’attenzione sul problema degli stalli per residenti in centro storico. La città è stata suddivisa in zone numerate. Il permesso per residenti di posteggiare costa appena 7 euro l’anno, il problema è che in alcune zone gli spazi sono molto ridotti e costringono gli automobilisti a “sconfinare” fuori dalla propria zona di residenza, rischiando la multa. Ragione per cui tra chi abita il cuore del capoluogo, c’è chi vorrebbe l’abolizione delle zone numerate.

    «Non avverto su questo problema un malcontento così diffuso – continua il sindaco Calcinaro – In realtà c’è un solo cittadino che mi martella continuamente sull’argomento. Questo non significa che non si possa ragionare per individuare soluzioni migliori, ma non avverto questa forte criticità tra la popolazione. In ogni caso, le minacce restano ingiustificabili».

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