Un uomo di 27 anni di origine tunisina è stato arrestato dai carabinieri di Bologna, con l'accusa di avere ceduto per mesi cocaina a una 15enne, anche in cambio di favori sessuali. Si parla di almeno 200 cessioni, una media di 4/5 a settimana, fra l'indagato e la ragazzina, in un arco di tempo di circa 10 mesi e avvenute anche davanti a scuola. «Io ero in astinenza, e lui se ne è approfittato», è una delle ammissioni che la 15enne avrebbe fatto nelle audizioni protette.
L'uomo, accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, è stato arrestato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere, chiesto dal pm Michele Martorelli, firmato dal gip Andrea Salvatore Romito ed eseguito venerdì dai carabinieri, che lo hanno rintracciato in un bar della periferia. L'indagine è partita qualche settimana fa, dopo che la 15enne si era allontanata da casa per 24 ore, facendo preoccupare i genitori che per questo si erano rivolti ai carabinieri.
Quando è rientrata, spontaneamente ma manifestando un certo disagio, gli investigatori l'hanno chiamata in caserma per cercare di capire cosa fosse successo: in quell'occasione la ragazza ha deciso di confidarsi e raccontare la brutta situazione in cui era finita e dalla quale voleva uscire. Gli investigatori hanno stimato che la giovane abbia sborsato in tutto una cifra stimata in quasi seimila euro.
Approfittando della fragilità emotiva e della crescente dipendenza dalla 'coca' della ragazza, lo spacciatore a volta le avrebbe regalato o dato a minor prezzo le dosi, salvo poi chiedere favori sessuali nei momenti in cui lei era in difficoltà o non aveva i soldi per pagare. A quanto si apprende, solo in una occasione, la primavera scorsa, la minore avrebbe ceduto alla richiesta: un episodio del quale lei si era subito vergognata, tanto da scappare a casa.
Ma il 27enne altre volte avrebbe cercato di convincerla, provando anche a portarla a casa sua, senza riuscirci. I racconti della ragazza hanno trovato conferma nell'analisi dei messaggi che i due si scambiavano su WhatsApp. La 15enne è stata affidata alle cure di professionisti del settore sociale che la aiuteranno a disintossicarsi.