Il mondo della musica italiana ha recentemente perso uno dei suoi pilastri, Beppe Vessicchio, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di molti. Conosciuto come il grande Maestro, la sua scomparsa ha scosso il panorama musicale nazionale e sollevato questioni inaspettate riguardanti la sua vita privata e professionale.
Il Maestro non era solo una figura iconica sul palco, ma anche un uomo che lottava contro una grave malattia. La polmonite interstiziale ha tragicamente posto fine alla sua vita il 8 novembre in un pomeriggio romano, nonostante la sua incessante energia creativa.

Nonostante una carriera illustre e una passione indiscussa per la musica, Vessicchio ha affrontato sfide significative, tra cui una battaglia legale contro la Rai. Questa disputa, emersa solo dopo la sua morte, riguardava il mancato pagamento dei diritti d'autore per le musiche composte per il programma 'La prova del cuoco' di Antonella Clerici.
Nel 2018, il Maestro ha vinto questa causa, ma ha rivelato in una lettera come questo conflitto gli abbia precluso opportunità significative, come la co-conduzione di Sanremo 2019, propostagli da Claudio Baglioni insieme a Virginia Raffaele e Claudio Bisio.

La sua attività non si limitava alla televisione; Vessicchio era profondamente coinvolto nella composizione e negli arrangiamenti musicali, come dimostra il suo impegno negli ultimi arrangiamenti per la nuova tournée di Ron e l'esecuzione di uno dei suoi brani dall'orchestra del Teatro alla Scala. La sua morte non solo ha lasciato un vuoto nel mondo della musica, ma ha anche portato alla luce aspetti meno conosciuti della sua vita, sollevando interrogativi e riflessioni sulla gestione dei diritti d'autore nell'industria musicale italiana.