Volo con destinazione magica. I passeggeri del volo Make-A-Wish Alaska Airlines 16 diretto a Orlando hanno assistito a una scena da brividi. La Make-A-Wish Foundation è un'organizzazione no-profit fondata negli Stati Uniti e che aiuta a soddisfare i desideri dei bambini con una malattia grave, come quella di Maeve McNelis, che a 18 mesi le è stato diagnosticato un neuroblastoma, una rara forma di cancro infantile. Ora, Maeve ne ha 5, ha sconfitto il tumore e ha realizzato il sogno della sua vita: andare a Disney World. La sorpresa più grande per la bambina però è stata conoscere il pilota del volo: suo zio Joey McNelis, il primo ufficiale.
«Il suo trattamento è stato davvero intenso, aveva un tumore ed era ad alto rischio: stadio quattro e aggressivo», ha detto Bethany McNelis, la mamma di Maeve. Il desiderio della bambina di vivere un weekend a Disney World insieme a Topolino è stato esaudito dalla fondazione dei desideri e ad accompagnarla in questo viaggio per la Florida, Maeve ha ritrovato lo zio, che si è emozionato non appena ha visto la bimba varcare la porta di imbarco: «È la bambina più forte che io conosca».
Maeve non ha portato nulla con sé in questo viaggio, solo un cappello da cowgirl e una valigia contenente tutti i suoi desideri, che una volta arrivata a Orlando ha avuto modo di realizzare. «Siamo all'aeroporto Sea-Tac e il desiderio di Maeve si sta avverando», ha dichiarato Kathryn Mueller, portavoce di Make-A-Wish Alaska e Washington. «Vederla sorridere mostra la missione di Make-A-Wish. Vogliamo esprimere questi desideri per malattie che cambiano la vita e vederla felice e sorridente al cancello, è incredibile».
Prima che l'aereo si mettesse in volo, lo zio di Maeve ha voluto esprimere la sua gioia con tutti i passeggeri: «Questo è un volo Make a wish, e la bambina che sta per esaudire il suo desiderio di andare a Disney World è mia nipote. È davvero un volo speciale perché i suoi genitori sono quì ed entrambi hanno lavorato per la compagnia Alaska Airlines, proprio come me. Lei è Maeve, ed è mia nipote. Accompagnarla in questo viaggio è un grande privilegio che mi è stato concesso, è davvero la bambina più forte che io conosca. Ha lottato contro un tumore per anni, ma ora è una bambina sana».
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