“Finalmente il reddito di libertà è operativo. Una misura di straordinaria importanza, che aiuta le donne vittime di violenza a intraprendere un percorso concreto di riappropriazione della propria libertà e della propria autonomia, una prospettiva di salvezza e di speranza”, scrive la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti sul suo account Facebook.
La domanda deve essere presentata all’Inps tramite il proprio Comune di residenza. Per facilitarne la presentazione, è stata predisposta una specifica piattaforma di collegamento con i Comuni italiani che permetterà di inoltrare l’istanza redatta dalle interessate, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato, per il tramite del Comune competente per residenza.
Lo scopo dunque è di: sostenere “prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale. Nonché il percorso scolastico e formativo dei / delle figli / figlie minori”.
Ecco a chi spetta e come richiedere il reddito di libertà: