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Allarme contagio tra gli anziani: sintomi di settembre e avvertenze degli esperti

Con l'arrivo di settembre, si rinnova una preoccupazione significativa per la salute degli anziani in Italia. Le statistiche del Ministero della Salute rivelano un calo nelle vaccinazioni antinfluenzali, un dato che allarma gli esperti data la vulnerabilità di questa fascia d'età.

Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, avverte che l'influenza stagionale potrebbe essere particolarmente aggressiva quest'anno, colpendo soprattutto gli over 65 con rischi di ospedalizzazione e decessi. L'esperto sottolinea l'importanza di una campagna preventiva efficace basata su informazione accurata e consapevolezza del rischio.

Il periodo di maggiore diffusione del virus influenzale va dalla fine di ottobre a novembre, ma negli ultimi anni si sono registrati casi già a settembre. Andreoni raccomanda quindi di anticipare la vaccinazione di un mese.

Un recente studio pubblicato su Pnas identifica un nuovo fattore di rischio per gli anziani: l'apolipoproteina D (ApoD). Questa proteina, che aumenta con l'età, compromette la risposta immunitaria, aumentando la suscettibilità a forme gravi di influenza e complicazioni respiratorie.

La ricerca, condotta da un consorzio internazionale di istituti, ha dimostrato che l'eccesso di ApoD danneggia i mitocondri, essenziali per l'energia cellulare e la risposta antivirale, facilitando la diffusione del virus nei polmoni e aggravando i sintomi.

Kin-Chow Chang, coautore dello studio, vede nell'ApoD un potenziale bersaglio terapeutico. Modulare la sua produzione potrebbe migliorare la risposta immunitaria e ridurre i danni polmonari, aprendo la strada a nuove cure.

I sintomi dell'influenza includono febbre alta, brividi, dolori muscolari, tosse secca, mal di gola e stanchezza. Per gli anziani, anche un'influenza lieve può evolvere in polmonite o aggravare altre condizioni croniche, sottolineando l'importanza di una campagna informativa e di prevenzione.