Curiosità

8 dicembre: Immacolata. Una poesia di Charles Péguy.

  • TRA DIO E L'UOMO

    Vi sono giorni in cui santi e patroni non bastano più…

    Bisogna prendere allora il coraggio a due mani

    e volgersi direttamente a Colei che è al di sopra di tutto. Essere arditi…

    Sempre qualcosa manca alle creature,

    e non soltanto di non essere Creatore.

    Alle carnali, sappiamo, manca d’esser pure; alle pure, dobbiamo saperlo, d’esser carnali.

    Una sola è pura pur essendo carnale; una sola è carnale pur essendo pura.

    Ecco perché la Vergine non è solo

    la più grande benedizione discesa su tutto il creato;

    non solamente la prima fra tutte le donne

    “benedetta fra tutte le donne”;

    non solamente la prima fra tutte le creature;

    ma l’unica, l’infinitamente unica

    infinitamente rara creatura.

                                                                            Charles Péguy.

    "Ascolta bimba mia, ora ti spiegherò perché, come, in che la santa Vergine è una creatura unica, rara. Tutta la creazione era pura. Com’era uscita, com’era sprizzata pura e giovane e nuova dalle mani del suo Creatore. Ma il peccato di Satana sedusse, corruppe la metà degli angeli. E il peccato di Adamo sedusse, corruppe nel sangue la totalità degli uomini. Quando infine, quando un giorno dei tempi fu creata per l’eternità, per la salvezza del mondo questa creatura unica. Per essere la Madre di Dio. Per essere donna e tuttavia per essere pura. A tutte le creature manca qualcosa. Non soltanto il fatto che non sono il Creatore. (Questo è nell’ordine delle cose.) A quelle che sono carnali manca precisamente di essere pure. Ma a quelle che sono pure manca precisamente di essere carnali. E a lei al contrario non manca nulla. Se non veramente di essere Dio stesso......"

    ..un brano de Il portico del mistero della seconda virtù di Charles Péguy.

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